mog efficace solo se odv è composto da soggetti terzi con effettivi poteri di controllo
è la sentenza della cassazione penale (n.38343/14) a ribadire un concetto ormai assodato “non può ritenersi efficacemente attuato il mog se l’odv, o anche un suo solo componente, è chiamato ad essere giudice di sé stesso”.
in breve la corte di legittimità era chiamata a pronunciarsi in un caso in cui l’odv era composto da uno o più soggetti legati all’ente laddove l’efficacia del mog poteva essere dimostrata solo da un odv completamente indipendente.
sebbene le linee guida di confindustria affermino che “i componenti dell’organismo non devono svolgere ‘compiti operativi’ nell’ambito dell’ente o dei soggetti da questo controllati o che lo controllano (parte generale, par. 2.2.), le medesime linee guida (par. 2.3.3.) affermano che le funzioni ispettive di controllo tipiche dell’internal auditing renderebbero quest’ultimo idoneo a comporre l’organismo” i giudici di merito (caso thyssen) e di legittimità non sono dello stesso avviso ravvisando nell’autonomia e nell’indipendenza due elementi imprescindibili di terzietà ed efficacia.
sia chiaro: la terzietà e indipendenza non sono di per loro sufficienti a garantire l’efficacia che deve essere, poi, dimostrata operativamente. quel che è certo è che l’assenza di una delle due caratteristiche rende sin da subito inefficace la vigilanza e, di qui, il modello organizzativo.
a proposito: si ricorda poi che “l’attribuzione delle funzioni dell’organismo al collegio sindacale o ai suoi singoli componenti presenta diversi profili di criticità, nonostante l’espressa previsione legislativa” dell’art. 6, comma 4-bis del d.lgs. 231/01: (1) “nell’ipotesi di coincidenza, il collegio sindacale è chiamato a controllare il consiglio di amministrazione, al quale, tuttavia, si rapporta anche in qualità di organismo di vigilanza”; (2) “i sindaci esercitano il controllo su ‘fatti’, che potrebbero avere contribuito a commettere a titolo di concorso: in tal caso si configurerebbe un conflitto di interessi, determinato dalla sovrapposizione del controllante con il controllato”.
imprenditore avvisato mezzo salvato.